A cura di Ilaria Di Maggio, Università degli Studi di Padova
Nel volume intitolato “Career Guidance and Livelihood Planning across the Mediterranean” sono raccolti i contributi di numerosi studiosi che vivono e lavorano nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Questi studiosi, sotto la guida del professor Ronald G. Sultana, si sono preoccupati da un lato di descrivere come viene realizzato l’orientamento nelle diverse nazioni, evidenziandone gli aspetti economici, politici e culturali, e dall’altro di approfondire di volta in volta una tematica specifica dal punto di vista teorico e applicativo, con particolare enfasi sulle evidenze empiriche più significative che caratterizzano la produzione scientifica nella loro lingua veicolare.
L’adozione di più punti di vista è risultata una scelta vincente in quanto ha consentito di raggiungere una comprensione approfondita dei significati, delle somiglianze e delle differenze che caratterizzano le azioni e i servizi di orientamento nei diversi paesi coinvolti permettendo di delineare un “fondo” di conoscenza in materia di orientamento e progettazione professionale che tiene conto delle specificità nazionali e offre una lettura mediterranea della complessità che caratterizza l’orientamento oggi. L’enorme sforzo intrapreso dal curatore si propone proprio di far dialogare i paesi del Mediterraneo, incrementando la comprensione e la cooperazione in materia di orientamento, e nello stesso tempo promuovere il confronto e il dialogo tra un Sud che ha il suo centro nel mare nostrum e un Nord di matrice anglosassone.
Particolare attenzione è stata attribuita all’analisi dell’evoluzione storica delle politiche e delle pratiche di orientamento per poter evidenziare e meglio comprendere l’impatto della ricerca internazionale sulle politiche locali. È stata affronta la sfida della disoccupazione giovanile e sono state esplorate le modalità di supporto sistemico che possono essere offerte per facilitare le transizioni professionali intraprese dai giovani dell’Europa Meridionale, del Medio Oriente e delle regioni del Nord Africa con particolare enfasi sul ruolo giocato dai diversi fattori contestuali come la disuguaglianza economica, sociale e demografica, i flussi migratori, la struttura del mercato del lavoro, i diversi regimi politici, l’istruzione e la globalizzazione.
Il primo tema trattato nel volume è legato all’inclusione lavorativa delle donne. Afiouni e Karam, oltre a ripercorrere le tappe storiche e giuridiche legate alla libertà di scelta e alla pari accessibilità al mondo del lavoro e all’istruzione delle donne Arabe, affrontano il tema dei pregiudizi e degli stereotipi che nel mondo occidentale sono più diffusi e radicati verso queste donne. Adottando inoltre una prospettiva controstereotipica, focalizzano l’attenzione proprio sulle lotte intraprese da queste donne per ridurre le disuguaglianze e le disparità di genere.
In un volume di questo tipo non poteva mancare un altro tema che solo recentemente sta prendendo piede nella letteratura internazionale, quello della religiosità. Le pagine scritte da Badawi permettono al lettore di esplorare come la cultura e l’adesione a visioni del mondo e dell’uomo di matrice musulmana e islamica influenzino l’orientamento professionale, sostenendo approcci di tipo fatalistico alle decisioni che si discostano da altri orientamenti religiosi e culturali quali quelli occidentali che enfatizzano la libertà di scelta e il senso di controllo.
L’accento su una delle più grandi tragedie che sta colpendo oggi il pianeta, e che ha nel Mediterraneo uno dei suoi punti nevralgici, è stato raccolto da Kattaa che affronta il tema dell’immigrazione dei rifugiati costretti a fuggire dalla propria terra a causa di conflitti civili, guerre e disastri ambientali che non lasciano tregua, evidenziando i modi in cui “l’accesso alle opportunità” di queste persone può essere facilitato dallo sviluppo di servizi di orientamento che tengano conto delle peculiarità culturali e delle storie di vita delle persone alle quali si rivolgono.
I restanti capitoli si focalizzano, invece, sulle specificità delle diverse realtà nazionali muovendosi in un lungo viaggio che parte dal Marocco, tocca l’Algeria, la Tunisia, la Libia, l’Egitto, Israele, la Palestina, la Giordania, la Siria, il Libano, la Arabia Saudita, la Turchia, la Grecia, il Ciprio, Malta, l’Italia, la Francia, la Spagna e termina in Portogallo. La situazione del nostro paese è presentata nel capitolo a cura di Piazza, Magnano e Zammitti che analizzano il fenomeno dell’immigrazione che da anni, ormai, pervade le coste della nostra penisola. Oltre a ribadire il ruolo chiave che i servizi di orientamento e progettazione professionale possono giocare nel “gestire” il fenomeno dell’immigrazione, analizzano con occhio critico le azioni poste in essere dai servizi di orientamento a favore di immigrati e minori stranieri non accompagnati. Gli autori, pur consapevoli della complessità e delle difficoltà presenti nel panorama nazionale, riportano un intervento di orientamento e progettazione professionale svoltosi in Sicilia da cui si evincono una serie di suggerimenti per migliorare la qualità dei servizi offerti. Il lettore in particolare potrà trovare ispirazione su come supportare gli adolescenti stranieri non accompagnati nell’analisi del mondo del lavoro e del concetto di lavoro, nell’esplorazione dei propri interessi professionali e nella pianificazione del proprio percorso futuro tenendo in considerazione il proprio presente e il proprio passato.
Come conclude lo stesso Sultana, ci si augura che questo volume possa contribuire a ridurre la percezione di diversità ed esclusione aiutando studiosi e professionisti a realizzare interventi e servizi di orientamento e progettazione professionale guidati dai principi dell’inclusione e della giustizia sociale a vantaggio del benessere presente e futuro delle persone a cui si rivolgono.
Sultana, R. G. (2017). Career Guidance and Livelihood Planning across the Mediterranean. Rotterdam: Sense Publishers