Un MANIFESTO per L’INCLUSIONE

A cura di Ilaria di Maggio e  Teresa Maria Sgaramella 

I lavori per la messa a punto di un nuovo manifesto per l’inclusione sono iniziati nell’aprile 2016, quando un gruppo di docenti, ricercatori, dottorandi e tecnici amministrativi dell’Università di Padova, in un’ottica multidisciplinare, si sono riuniti e hanno iniziato a lavorare in favore di ciò.

I lavori condotti da questo gruppo di docenti e professionisti dell’Università di Padova hanno portato a delineare tre distinti ambiti cruciali all’interno delle questioni che riguardano l’inclusione, che grazie alla condivisione e all’analisi dei pensieri, delle preoccupazioni e degli auspici, a proposito dell’inclusione, formulati da oltre 600 persone, studiosi, professionisti e cittadini di diverse parti del mondo, hanno permesso di dar vita ad un  “Manifesto dell’Inclusione”

Il testo a cui si è giunti si propone di promuovere e di difendere l’Inclusione e la Qualità di vita di tutte le persone, fino a quando non esisteranno più disagi e malesseri a causa di come sono organizzati e gestiti i diversi contesti di vita delle persone. Di fatto, in questo manifesto con la parola inclusione si fa riferimento ad un costrutto particolarmente complesso e multidimensionale che, pur inglobandone altri (come quello dell’accoglienza, dell’inserimento e dell’integrazione, ad esempio), li supera e si differenzia significativamente da essi riferendosi essenzialmente a quelle caratteristiche contestuali che concorrono a consentire a tutte le persone di sperimentare una vita soddisfacente e di elevata qualità.

Gli Autori così come i firmatari di questo manifesto chiedono impegni ed investimenti a favore di un presente e di un futuro permeato di inclusione in quanto, purtroppo si è ancora molto lontani dal garantire condizioni di vita eque e dignitose per tutti. Ed è proprio in considerazione di ciò, che i firmatari del presente manifesto non si accontentano di occuparsi di alcune circoscritte e ‘private’ situazioni difficili; essi ritengono anche opportuno e moralmente doveroso indicarne le cause e responsabilità palesando, chiaramente e al contempo, la propria indignazione per come a volte vanno le cose e vengono trattati i diritti delle persone.

Il manifesto  (Soresi e Nota, 2017) si articola in tre diverse sezioni:

 la prima sezione, si comporne  di 11 articoli che fanno riferimento ad alcuni importanti indicatori che dovrebbero caratterizzare i contesti inclusivi;

 Es.:  Art. 5. Un contesto è inclusivo quando dà enfasi e importanza al senso di appartenenza, alla partecipazione, alla cittadinanza attiva e alla voce di tutti coloro che lo vivono e ne tiene conto per generare cambiamenti e innovazione.

la seconda sezione presenta alcuni elementi necessari per favorire e monitorare l’inclusione e si compone di 9 articoli;

Es.:  Art. 12. Programmare, segnalare e rendere evidenti a tutti le condizioni di facilitazione per tutti degli accessi alla formazione, al benessere, al lavoro, ai beni culturali, al tempo libero e alla vita comunitaria..

 la terza sezione, composta da 13 articoli, infine, fa riferimento al coinvolgimento personale che i  firmatari del presente manifesto intendono assumere per promuovere sempre più, nei propri ambienti di vita e di lavoro, l’inclusione, per rimuovere ostacoli e barriere, per ricercare collaborazioni ed alleanze.

Esempio: Art. 21. Segnalare in modo manifesto, ed eventualmente denunciare alle apposite autorità, la presenza di barriere fisiche, ideologiche, culturali ed amministrative che limitano.

Sebbene il futuro dell’inclusione sia difficile da prevedere con precisione, questo manifesto ci rende fiduciosi e pieni di speranza. Ci auguriamo che il documento possa essere condiviso da professionisti e stakeholder, da quanti hanno effettivamente a cuore il benessere delle persone, l’equità, il lavoro dignitoso per tutti e la diffusione di una visione interculturale dell’inclusione.