Report dal il XVI Convegno SIO “Orientamento e Life Design nel 21° secolo”

A cura di Chiara Annovazzi e Maria Cristina Ginevra
Università di Milano Bicocca

Dal 13 al 15 ottobre 2016 si è tenuto presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca il XVI Convegno SIO “Orientamento e Life Design nel 21° secolo”, che ha visto la partecipazione di più di 150 relatori e di quasi 500 iscritti tra ricercatori, professionisti e studenti interessati alle tematiche del career counselling e della progettazione professionale.
Il convegno è stato organizzato dalla SIO, dalla Commissione Orientamento dell’Università di Milano-Bicocca e dal Laboratorio Larios dell’Università di Padova, e si è caratterizzato come un’occasione di confronto, in ottica multidisciplinare, per individuare approcci teorici e metodologici, risorse e strumenti che possono essere offerti alle persone e ai contesti per fronteggiare le situazioni di transizione e di difficoltà e per valorizzare le energie e le strategie di risposta all’incertezza della società attuale, come è stato ben sottolineato dalla presidente della SIO, prof.ssa L. Nota, e da un membro del consiglio direttivo SIO e presidente della giunta della rete dei servizi di orientamento dell’Università di Bicocca, prof.ssa Elisabetta Camussi, prof.ssa E. Camussi.
Diversi sono stati i contributi che, nel corso del convegno, sono pervenuti da ambiti disciplinari diversi, anche non tradizionalmente associati al career counselling, come l’antropologia, la giurisprudenza, l’economia, l’ingegneria e la tecnologia, oltre alla psicologia e alla pedagogia. Da tale confronto è emerso chiaramente che, dal punto di vista scientifico, le discipline cosiddette ‘soft’ e ‘hard’ possono e devono collaborare per trovare soluzioni nuove e creative a temi che riguardano il mondo del lavoro contemporaneo.
A questo riguardo, le relazioni magistrali dei prof. M. Gardini e A. Bellagamba (Università di Milano-Bicocca) e del prof. F. Zurlo (Politecnico di Milano) hanno enfatizzato, rispettivamente in un’ottica antropologica e tecnologica, i cambiamenti del mercato del lavoro attuale e hanno posto l’attenzione, la prima, sulle forme di iniquità sociale, dipendenza personale e sfruttamento che caratterizzano tuttora alcuni gruppi di lavoratori e, la seconda, il ruolo che il design thinking, e in tal senso, i professionisti della tecnologia e della progettazione, possono avere rispetto alla progettualità futura in una condizione di incertezza e innovazione costante.
Un ulteriore contributo sul tema del mondo del lavoro è pervenuto dal prof. D. Narducci (Università di Milano-Bicocca) e dal prof. M. Sacco (ITA-CNR) che hanno posto attenzione al ruolo della tecnologia, dell’innovazione, della realtà virtuale e aumentata, quali strumenti a supporto dell’inclusione sociale e lavorativa di persone con e senza vulnerabilità.
Il punto di vista della giurisprudenza sul contesto lavorativo contemporaneo è stato magistralmente espresso dalla prof.ssa Garlati (Università di Milano-Bicocca) che si è concentrata sul diritto del lavoro e al benessere come elementi fondanti della Costituzione e della partecipazione dei singoli, e dal prof. F. Scarpelli (Università di Milano-Bicocca) che si è interrogato sulle regole attuali del mercato del lavoro (ad esempio la globalizzazione, la flexicurity), ritenendo che l’ordinamento giuridico del lavoro non debba essere solamente una tutela paternalistica del lavoratore nei confronti dell’impresa, ma soprattutto uno strumento di consapevolezza, di autodeterminazione e di scelta per le persone che lavorano.
Il prof. Checchi, docente di economia politica dell’Università degli Studi di Milano, ha ulteriormente arricchito il carattere multidisciplinare del convegno, focalizzandosi sugli effetti dell’istruzione sul mercato del lavoro e su come il mondo dell’economia possa contribuire alla creazione di nuove prospettive di counselling più attente a ciò che sta accadendo nei contesti lavorativi attuali.
Infine, le relazioni magistrali del prof. E. Pugliese (Università di Roma La Sapienza), della prof.ssa G. Orientale Caputo (Università di Napoli Federico II) e del prof. M. Palumbo (Università di Genova) hanno illustrato il contributo della sociologia ai temi cari del convegno. La prima presentazione si è concentrata sulle trasformazioni che i contesti lavorativi e di welfare hanno avuto negli anni, sottolineando quali fossero le continuità e le rotture che si sono sviluppate nelle diverse epoche storiche e sociali; la seconda sugli scenari, le differenze e le traiettorie del mercato del lavoro, mappando, in relazione al genere e all’età, la relazione tra il mercato del lavoro e il territorio; la terza su come la società sia cambiata con l’introduzione di nuove complessità e rischi, e di come gli individui debbano imparare a gestirli, utilizzando nuove modalità di intervento che siano flessibili ed eterogenee.
Non è mancata nel corso del convegno la voce degli studiosi internazionali di career guidance e counselling: il prof. J. Masdonati dell’Università di Losanna ha sottolineato la necessità della formazione e di una serie di competenze metodologiche dei professionisti del counselling, e il prof. J. Pouyaud dell’Università di Bordeaux, basandosi sul paradigma costruttivista e del Life Design, ha posto attenzione sul lavoro decente per tutti, tema che sarà peraltro centrale nel convegno internazionale “Lavoro decente, equità e inclusione. Password per il presente e il futuro” che si terrà a Padova il prossimo 5-7 ottobre 2017.
Oltre alle lectiones magistrales sopra descritte, il convegno ha previsto l’organizzazione di quattro tavole rotonde: la prima, organizzata dalle prof.sse E. Camussi (Università di Milano-Bicocca) e L. Nota (Università di Padova), ha previsto la partecipazione di un consistente numero di delegati per l’Orientamento e il Placement di varie università italiane e ha consentito un confronto sulle iniziative, sperimentazioni, esperienze di ricerca e di intervento svolte in alcune sedi universitarie al fine di condividerne le pratiche e di costruire un network di ricerca e di intervento a livello nazionale. La seconda, che ha visto come coordinatori la prof.ssa P. Patrizi e il dott. G.L. Lepri (Università di Sassari), si è interrogata sulle azioni intraprese dalle università per supportare le persone in stato di deprivazione della libertà nei loro percorsi di carriera. La terza, a cura del Network universitario per il Counselling in materia di Formazione e certificazione delle competenze (Uni.Co), è stata coordinata dal prof. Soresi dell’Università di Padova che ha ribadito come in un’epoca di costante cambiamento come quella che stiamo attraversando, il career counselling e il career coaching costituiscono degli strumenti centrali per facilitare una sorta di rinnovamento sociale al fine di migliorare le condizioni sociali e umane. Nel corso della tavola rotonda si è, inoltre, posta particolare attenzione alla professionalità del counselling, enfatizzando il carattere trans- e multidisciplinare della professione e la necessità di una formazione universitaria per i counsellor.
L’ultima tavola rotonda, “Quale orientamento per un lavoro dignitoso per tutti in un’epoca di transizione ed incertezza”, anch’essa organizzata e coordinata dal prof. Soresi, si è interrogata sul ruolo del career counsellor nei contesti attuali. Nello specifico, è stato messo in evidenza che l’orientamento è oggi chiamato ad aiutare le persone a superare quelle barriere di carattere culturale e stereotipico che possono fortemente influenzare le loro scelte professionali e a stimolare una serie di capacità e competenze che consentano loro di diventare ‘designer’ dei loro percorsi professionali.
Ci fa piacere sottolineare la presenza nel convegno di due simposi organizzati da colleghi della Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità (CNUDD), che hanno posto l’attenzione sull’orientamento e la progettazione professionale degli studenti universitari con disabilità. A riguardo, è stato ampiamente sottolineato il ruolo dell’orientamento per contrastare il disinvestimento nella formazione universitaria, più frequente negli studenti con disabilità e difficoltà di apprendimento, e per favorire la messa a fuoco di traiettorie professionali soddisfacenti nei giovani con vulnerabilità, che rispetto ai pari senza disabilità, sperimentano più barriere e stereotipi professionali.
Soni stati organizzati anche numerosi simposi e sessioni tematiche che hanno permesso un confronto multidisciplinare sui temi dell’orientamento, della progettazione professionale e dell’inclusione nei contesti universitari, scolastici e lavorativi, per bambini, giovani e adulti con e senza vulnerabilità e disabilità. In sintonia con la mission della SIO, nell’organizzazione delle sessioni è stato dato ampio spazio al ruolo dell’orientamento nelle situazioni di disagio, con particolare attenzione all’esperienza di migrazione, alla disabilità, alle dipendenze da sostanze, alle scarse condizioni socio-economiche e alle disparità di genere. È stata, inoltre, ampiamente sottolineata la necessità di agire per tempo, in modo preventivo, creando le condizioni affinché, il più precocemente possibile e già dalla prima infanzia, si possano acquisire conoscenze e abilità che consentano alle persone di affrontare con successo le transizioni e i compiti evolutivi che il mondo del lavoro comporta. Da ultimo, si è data attenzione al diversity management, ovvero alle diversità che animano i contesti scolastici, lavorativi e organizzativi, sottolineando i vantaggi che ne derivano per il successo professionale.
In occasione del convegno, si è infine tenuta l’annuale assemblea SIO, nel corso della quale è stata premiata la dott.ssa D. Rosas per la più apprezzata comunicazione presentata da un socio SIO nei convegni italiani sull’orientamento e il life design.
Nel complesso, i contributi dei ricercatori e dei professionisti che hanno partecipato attivamente al convegno ha consentito l’avvio di nuovi e interessanti legami fra ricerca, territorio, cittadinanza e istituzioni a livello nazionale e internazionale, con progetti e interventi trasversali e condivisi, al fine di individuare strategie vincenti rispetto alla prefigurazione incerta degli scenari futuri. Vogliamo concludere invitando studenti, ricercatori e professionisti interessati alle tematiche che sono state approfondite nel XVI Convegno SIO “Orientamento e Life Design nel 21° secolo” a visualizzare i video delle sessioni plenarie sul sito del convegno http://larios.psy.unipd.it/ConvegnoSIO2016/